Prima visita
Il primo passo è telefonare ad uno dei nostri centri. Già dal primo contatto, i nostri esperti porranno alcune domande, in modo da selezionare chi sembra essere idoneo alla terapia chirurgica. La prima visita prevede la raccolta della storia clinica del paziente, con gli interventi subiti e le terapie seguite negli anni. Durante l’incontro verrà svolta un’indagine sulla presenza di eventuali comorbidità (come diabete di tipo 2, ipertensione arteriosa, apnea del sonno, reflusso gastroesofageo). È importante avere con sé degli esami del sangue per indagare su metabolismo glucidico, lipidico, funzione renale ed epatica. Segue poi la valutazione dietologica, per acquisire informazioni sulla storia del peso del paziente, sui suoi precedenti tentativi di dieta, e sulle passate ed attuali abitudini alimentari. È poi il turno della valutazione psicologica, che il paziente può avere eseguito esternamente in precedenza o che può avvenire in contemporanea alla prima visita. Durante questa fase, si procede ad indagare sulla motivazione all’intervento e grande attenzione viene rivolta alla presenza di disturbi del comportamento alimentare. Alla fine di questo processo, il Dr. Marinari pone una diagnosi e indica la terapia più adeguata alla specifica situazione del paziente. Nel caso in cui il Dr. Marinari decida per un intervento di chirurgia bariatrica, procederà ad affrontare diversi argomenti con il paziente. In particolare, spiegherà il meccanismo per la perdita di peso, la collaborazione richiesta al paziente, i cambiamenti di stile di vita indotti dalla chirurgia, gli effetti collaterali e le eventuali complicazioni chirurgiche. Una prima visita del Dr. Marinari è diversa da una normale visita chirurgica: la sua durata è, infatti, di circa 60 minuti.
Preparazione all'intervento
Una volta posta l’idoneità alla chirurgia bariatrica, ci si può trovare di fronte a due situazioni. Nel primo caso, il paziente non ha malattie associate (comorbidità) o, se le ha, sono compensate (cioè, ad esempio, c’è il diabete ma la glicemia è sotto controllo): si può procedere all'organizzazione del pre-ricovero, che si realizza in una mezza giornata di esami, visite e informazioni (esami del sangue, elettrocardiogramma, counseling, gastroscopia, visita anestesiologica ed altre visite specialistiche ove necessario).
Nel secondo caso invece, durante la prima visita, sono state identificate delle comorbidità non ancora trattate, oppure trattate ma non efficacemente (ad esempio, sono presenti valori di pressione arteriosa o di glicemia alterati). In questo caso, allo scopo di portare il paziente all’intervento nelle migliori condizioni possibili, sarà necessario ottimizzare le comorbidità, impostando una terapia o modificando le terapie in atto. In fase di preparazione all'intervento è molto importante, per i fumatori, abolire o drasticamente ridurre le sigarette: è ormai dimostrato che il fumatore che smette almeno un mese prima dell'intervento riduce le complicazioni dell'intervento di più del 40%.
Quando il paziente sarà in fase di compenso potrà quindi essere inviato al pre-ricovero.
Intervento
Il ricovero coincide con il giorno dell’intervento. All’ingresso del blocco operatorio il paziente si spoglia e viene preparato all’intervento. L’operazione si svolge in anestesia generale, in laparoscopia, e può durare, a seconda della procedura scelta, da 40 a 120 minuti. Alla fine dell’intervento il paziente viene trasferito in Recovery Room (un luogo adiacente alle sale operatorie), dove viene monitorizzato ed osservato. Nel nostro protocollo non vengono utilizzati molti dei presidi della chirurgia tradizionale: al risveglio il paziente non avrà sondino nasogastrico, drenaggio addominale, catetere urinario, né catetere venoso centrale. Questa politica permette al paziente di respirare e muoversi meglio. Infatti, già 30 minuti dopo la fine dell’intervento, il paziente aiutato dal personale sanitario, si alza, cammina, e comincia a bere piccoli sorsi d’acqua. Dopo circa un’ora viene trasferito in degenza, dove deve continuare a bere e camminare. È possibile (ma non obbligatorio) avere nausea, vomito e dolore addominale, sintomi per cui viene somministrata una terapia, e che sono comunque di breve durata. Camminare aiuta molto a ridurre il dolore postoperatorio. Il giorno successivo all’intervento il paziente riceverà istruzioni alimentari per la gestione a domicilio della dieta nelle prime settimane; dolore e vomito sono ormai trascurabili. Due notti dopo l’intervento vomito e dolore sono scomparsi e il paziente viene dimesso.
Primi giorni
La maggior parte delle persone rimangono in ospedale per 2 notti dopo l’intervento in laparoscopia, e fino a una settimana nei rari casi di chirurgia ad addome aperto. Una volta a casa, si deve continuare a camminare e bere, seguendo rigorosamente una dieta liquida. È necessario fare molta attenzione a rimanere ben idratati. Si deve continuare a camminare e bere, anche se si preferirebbe stare a letto. Una settimana dopo la dimissione, sarete contattati dalla nostra case manager.
Le prime settimane
La maggior parte delle persone torna al lavoro da 2 a 4 settimane dopo l'intervento chirurgico. Tuttavia, se il vostro lavoro non comporta uno sforzo fisico, potrete tornare al lavoro anche dopo solo una settimana. Nelle prime 2 settimane la dieta è rigorosamente liquida. Segue poi una dieta morbida, con omogeneizzati e passati per le 2 settimane successive. Solo nella quinta settimana dopo l'intervento chirurgico è possibile passare a cibi solidi. Sarà essenziale mangiare lentamente e masticare a lungo (assicuratevi di seguire il piano nutrizionale consegnato alla dimissione dalla nostra dietista). Circa 6 settimane dopo l'intervento chirurgico ci sarà una visita di controllo con uno dei membri del nostro team. Si dovrebbero praticare sempre circa 20 – 40 minuti di esercizio leggero ogni giorno. Nelle prime settimane camminare è la migliore attività fisica.
6 mesi dopo
A circa 6 mesi dall’intervento la vostra vita dovrebbe tornare alla normalità. Dovreste essere in grado di introdurre altre attività fisiche, come il ciclismo, il jogging ed il nuoto, come parte del nuovo stile di vita. È necessario continuare a mangiare lentamente, masticare per lungo tempo, e bere lontano dai pasti. Seguendo queste semplici regole si potrà tornare ad una vita alimentare normale per quanto attiene alle qualità dei cibi, sarà cioè possibile mangiare tutto, o quasi. Allo stesso tempo, la quantità sarà naturalmente ridotta senza la fatica della dieta. Chi lo desidera potrà unirsi a uno dei nostri gruppi di sostegno psiconutrizionale, in cui si possono incontrare altre persone sottoposte a chirurgia bariatrica. I gruppi sono gestiti da una psicologa ed una dietologa. Da questo momento in poi è naturale che la perdita di peso rallenti.
Il resto della vita
Stabilire un nuovo stile di vita sano è fondamentale per beneficiare appieno della chirurgia. È consigliabile seguire una dieta completa, dove si riduca al minimo l’uso di cibi e bevande ad alto contenuto di zuccheri e grassi. Dolci, gelati, bibite, salumi e fritti sono da limitare il più possibile, frutta secca e formaggi vanno pure limitati: si tratta in tutti i casi di cibi ad alta densità calorica. L’attenzione ai cibi si deve accompagnare ad uno stile di vita attivo, sfruttando al massimo le possibilità offerte dal nuovo corpo: ove possibile, è importante preferire gli spostamenti a piedi, rinunciando ad auto, moto o mezzi pubblici. Anche solo evitare l'uso dell'ascensore è importante. È essenziale continuare a partecipare alle visite di follow-up. Il calo ponderale è un grande aiuto per le donne che desiderano una gravidanza, che con la perdita di peso diventa più facile e sicura. Tuttavia, è importante aspettare almeno un anno dopo l'intervento chirurgico, per dare al corpo il tempo di recuperare e adattarsi al nuovo stile di vita.
Il nostro team di medici qualificati è pronto ad aiutarti a tornare in salute, contattaci ora!