A Giugno 2022 su JAMA (una delle più autorevoli riviste mediche) sono usciti i risultati dello studio SPLENDID (Surgical Procedures and Long-term Effectiveness in Neoplastic Disease Incidence and Death), coordinato da Ali Alimian presso la Cleveland Clinic negli USA.

Lo studio voleva capire se la chirurgia bariatrica influiva sullo sviluppo di tumori, e ammesso che un'influenza ci fosse, se ne riduceva o  ne aumentava il numero (Association of Bariatric Surgery With Cancer Risk and Mortality in Adults With Obesity.  Ali Aminian, MD, et al. JAMA. doi:10.1001/jama.2022.9009 Published online June 3, 2022). 

Lo studio è stato condotto su più di 30000 soggetti adulti affetti da obesità e osservati fra il 2004 e il 2017: 5053 sono stati sottoposti a chirurgia bariatrica e 25265 sono stati trattati con terapia non chirurgica. 

Nel gruppo dei non operati si sono osservati negli anni più tumori rispetto al gruppo degli operati (4.9% contro 2.9%, con differenza statisticamente significativa), e la mortalità per cancro è risultata quasi dimezzata nel gruppo dei pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica. 

Il significato dello studio è che nei soggetti adulti affetti da obesità chi si opera di chirurgia bariatrica, oltre a perdere peso e a ridurre il rischio di malattia cardiovascolare (infarti, ictus), ha anche minore rischio di  ammalarsi di cancro e di morire a causa del tumore.